A gennaio 2017 il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è pari al 37,9%, in calo di 1,3 punti percentuali rispetto al mese precedente. Dal calcolo del tasso di disoccupazione, scrive oggi Istat, sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 10,1% (cioè poco più di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza risulta in calo di 0,6 punti percentuali rispetto a dicembre. Il tasso di occupazione dei 15-24enni rimane stabile, mentre quello di inattività cresce di 0,6 punti. Nelle restanti classi di età il tasso di occupazione a gennaio cala tra i 25-34enni (-0,1 punti percentuali) e cresce tra gli ultratrentacinquenni (+0,1 punti). In tutte le classi di età cresce il tasso di disoccupazione (+0,3 punti tra i 25-34enni, +0,1 punti tra i 35-49enni, +0,2 punti tra gli ultracinquantenni) e cala quello di inattività (-0,2 punti tra i 25 e i 49 anni, -0,3 punti nella classe 50-64 anni). Qui trovati l’articolo sul Sole 24 Ore.com
@lucatremolada