Un gol segnato ogni volta che tira in porta. Esistesse davvero un giocatore capace di mantenere questa media, le squadre di tutto il mondo se lo contenderebbero a suon di milioni. Eppure in Serie A c’è un’atleta che, durante la stagione appena conclusa, si è avvicinato a questi livelli. Ma non si tratta né di Gonzalo Higuain, né del capocannoniere Edin Džeko. Nè, con buona pace del commissario tecnico azzurro Giampiero Ventura, dell’attaccante del Torino Andrea Belotti. No, il giocatore più efficiente è stato Levan Mchedlidze, ventisettenne centravanti georgiano in forza all’Empoli.
Ora, che significa giocatore più efficiente? Infodata ha utilizzato le statistiche relative al campionato ed ha incrociato il numero di tiri nello specchio della porta con quello dei gol realizzati. Escludendo quelli segnati su rigore: l’idea è che senza la pressione dei difensori o la concitazione dell’azione sia meno complicato infilare la palla tra i pali e la traversa. Questo spiega perché nell’elenco manchi Francesco Totti, autore quest’anno di due reti entrambe dal dischetto. Dividendo i gol per i tiri in porta si ottiene un numero che indica l’efficienza dei giocatori, ovvero quante reti segnino per ogni tentativo.
È così che viene premiato Mchedlidze, che quest’anno è andato in rete per ben sei volte con appena otto tiri nello specchio. Ovvero ha segnato 0,75 gol per ogni tiro che ha centrato lo spazio difeso dai portieri avversari. Più in generale, il quadro è quello rappresentato in questa infografica:
Più un giocatore (rappresentato da un pallino) si trova in alto, più è efficiente. Più si trova a destra, maggiore è il numero di reti segnate durante le 38 giornate dell’ultimo campionato. Il punto più in alto, ovviamente, è quello relativo all’attaccante georgiano dell’Empoli. Subito sotto ecco Mattia Caldara, difensore atalantino ma di proprietà della Juventus: 11 tiri nello specchio e sette gol per lui, che hanno contribuito allo storico quarto posto finale dei bergamaschi. Terza piazza per il romanista Kevin Strootman, che ha segnato 0,57 reti per ogni tiro in porta. Ovvero quattro gol con sette tentativi nello specchio.
Fin qui, il podio. Ma come sono andati invece quelli che sono finiti sul podio dei capocannonieri? Sotto il profilo dell’efficienza, non benissimo. Il romanista Džek