Nonostante il prezzo del petrolio ancora sotto pressione le big petrolifere sono tornate a vedere il sereno nel primo semestre di quest’anno. Al netto delle poste straordinarie le 10 maggiori società per capitalizzazione in Europa e Stati Uniti hanno archiviato la prima metà dell’anno con quasi 32 miliardi di dollari di profitti stando a un’elaborazione che Il Sole 24 Ore ha fatto su dati S&P Market Intelligence. Il dato aggregato risulta pari a tre volte tanto quanto portato a casa nello stesso periodo dello scorso anno. Non accadeva dalla prima metà del 2015 che il settore facesse tanti utili.
Il timore di una parte del mercato che un prezzo del petrolio ancora debole potesse pregiudicare la capacità delle major di fare profitti è tuttavia stato parzialmente scongiurato. Nel secondo trimestre di quest’anno gli utili aggregati delle 10 big petrolifere sono risultati in calo rispetto ai primi tre mesi dell’anno ma la flessione, da 17,4 a 14,4 miliardi di dollari è stata meno marcata del previsto visto che, a livello aggregato, è stato annunciato circa mezzo miliardo di utili in più rispetto alle stime degli analisti.
I ricavi delle 10 major petrolifere sono anch’essi cresciuti nel primo semestre del 2017 attestandosi, a livello aggregato, a quota 628 miliardi di dollari. Anche in questo caso si tratta del miglior dato da due anni a questa parte ma il tasso di crescità rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso non è comparabile a quello degli utili: se questi ultimi sono triplicati il fatturato è cresciuto solo del 30 per cento.
Se utili e ricavi hanno viaggiato a due velocità è per via dei drastici interventi sui costi fatti in questi anni dalle major per far fronte alla crisi del greggio. Dismissioni, tagli al personale, razionalizzazione dei costi e soprattutto il dimezzamento della spesa per investimenti. Questa è stata la strada percorsa dalle 10 big petrolifere per fare i conti con il collasso dei prezzi. Tre anni fa le 10 big petrolifere destinavano quasi 100 miliardi di dollari a semestre in spesa per investimenti. Oggi questa voce, a livello aggregato, vale circa 52 miliardi di dollari.
Nei grafici preparati da Active Value Advisors per Infodata Blog una panoramica delle maggiori società europee del settore Oil&Gas secondo i principali indicatori di bilancio e di mercato e un focus sulle singole società con le previsioni future sull’andamento dei ricavi implicite nel valore delle azioni in Borsa.