Il mercato italiano dell’auto continua a crescere, con le immatricolazioni aumentate a ottobre del 7,1%. Certo, rallenta rispetto al mese scorso (+8,1%) e resta al di sotto della media dell’intero periodo, da gennaio a ottobre (+8,85%), ma resta in terreno decisamente positivo, con i volumi più alti dal 2009 per ottobre. In totale sono state 157.900 le nuove vetture immatricolate il mese scorso, mentre le registrazioni da gennaio a ottobre hanno quasi raggiunto un milione e 700mila unità.
Un trend condizionato, come fa notare il Centro Studi Promotor guidato da Gian Primo Quagliano, dal rallentamento, il mese scorso rispetto a settembre, dei numeri legati alle vetture «km 0». Anche se, come sottolinea Federauto con il presidente Filippo Pavan Bernacchi, «il fenomeno è destinato a stabilizzarsi intorno al 15,5%, con un aumento di circa il 42% rispetto al 2016. Il tutto mentre il canale privati, vera cartina di tornasole, su base annua fa segnare un -5,6%». A influenzare l’andamento del mercato auto domestico nei prossimi mesi sarà la fine dei superammortamenti per le auto e i veicoli «a uso strumentale», superammortamento che rimarrebbe in piedi soltanto per i mezzi industriali. La legge di Bilancio prevede che, con ordini confermati e acconti del 20% pagati entro il 31 dicembre, le imprese potranno sfruttare il bonus del 140%, a patto che la consegna del mezzo avvenga entro giugno 2018. Un meccanismo che dovrebbe accelerare le immatricolazioni nei prossimi mesi ma che verrebbe a mancare dal prossimo anno per auto e commerciali.