Lombardia (3.765) e Puglia (4.375) sono le regioni con più rimpatri di migranti irregolari. Seguite da Lazio (2.174), Sicilia (1.593) e Piemonte (1.436) (si veda la tabella a fianco). I dati globali sulle espulsioni sono stati forniti dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, nel question time di mercoledì. Dall’inizio dell’anno sono stati rintracciati in Italia 39.634 migranti irregolari (+ 15% rispetto al 2016) e allontanati, tra rimpatri e riammissioni nei paesi d’origine, 17.405 (+15,4% rispetto all’anno scorso).
Il Sole 24 Ore ha potuto prendere visione dei dati per territorio e nazionalità. A dispetto di tante dicerie politiche, il contrasto agli irregolari è crescente e progressivo. Al 15 ottobre gli stranieri effettivamente allontanati erano 16.388; venti giorni dopo – il dato riferito da Minniti in Parlamento è aggiornato al 5 novembre – sono aumentati di oltre un migliaio (+6,2%). Nonostante le difficoltà per la carenza di Cpr (centri per i rimpatri) operativi solo a Bari, Brindisi, Caltanissetta, Torino e Roma, in arrivo a fine anno a Potenza. E gli ostacoli con una serie di Stati non così propensi a fare accordi di riammissione.