Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
tecnologia

Brexit, la crisi del polo dell’auto in Gran Bretagna

L’industria dell’auto inglese verso una nuova crisi dopo la rinascita degli scorsi anni. E la colpa sarà di Brexit e delle difficoltà nel trovare un accordo tra Regno Unito e Unione Europea. Secondo media britannici, l’offerta di Londra per pagare la bolletta del divorzio si colloca tra 45 e 55 miliardi di euro, più alta rispetto l’offerta iniziale di 20 miliardi, subito respinta dalla Ue, e di un conto europeo che si aggirerebbe su circa 60 miliardi. La mancanza di un accordo è stata definita senza mezzi termini «disastrosa» da Steven Armstrong, presidente di Ford Europa che in un’intervista televsiva ha dichiarato che l’ovale blu, che nel Regno Unito vanta una solida presenza, potrebbe ripensare i suoi piani d’investimento se la Gran Bretagna non resterà competitiva.
L’allarme dei vertici di Ford segue quello dell’associazione dei costruttori e dei distributori di autovetture. Infatti, Tony Walker, presidente della Society of Motor Manufacturers and Traders, si legge su Automotive News Europa, ha dichiarato di aver lanciato un chiaro e preoccupato segnale al governo di Londra sostenendo che gli attriti con l’Ue potrebbero distruggere facilmente gli sforzi fatti per fare del Regno Unito una Paese chiave dell’industria dell’auto e a rischio non c’è solo la competitività della filiera automotoristica del Regno Unito, ma anche migliaia di posti di lavoro, investimenti enormi di case straniere (da Ford a Nissan, da Toyota a Bmw fino a Volkswagen) e di costruttori inglesi come Jaguar Land Rover controllata dall’indiana Tata Motor.

Ultimi commenti
  • Fla |

    Per forza… l’industria automotive inglese è 100% di proprietà straniera… per forza che si lamentano… Strano però perchè questo articolo risulta un pochino fuorviante. Gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica della Gran Bretagna (ONS) segnalano che l’indice della produzione industriale ha registrato, nel mese di settembre, un incremento dello 0,7% su mese dopo il +0,3% (rivisto da +0,2%) del mese precedente, risultando decisamente superiore alle attese degli analisti (+0,3%).
    Il dato tendenziale segna un +2,5% dopo il +1,8% del mese precedente e ben oltre il +1,9% atteso dagli analisti.
    A fare da traino è la produzione manifatturiera, che cresce su base mensile dello 0,7% dopo il +0,4% del mese precedente. A livello annuale, si registra un allungo pari a +2,5% da +1,8% precedente e contro il +1,9% atteso…

  • Fla |

    Per forza… l’industria automotive inglese è 100% di proprietà straniera… per forza che si lamentano… Strano però perchè questo articolo risulta un pochino fuorviante. Gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica della Gran Bretagna (ONS) segnalano che l’indice della produzione industriale ha registrato, nel mese di settembre, un incremento dello 0,7% su mese dopo il +0,3% (rivisto da +0,2%) del mese precedente, risultando decisamente superiore alle attese degli analisti (+0,3%).
    Il dato tendenziale segna un +2,5% dopo il +1,8% del mese precedente e ben oltre il +1,9% atteso dagli analisti.
    A fare da traino è la produzione manifatturiera, che cresce su base mensile dello 0,7% dopo il +0,4% del mese precedente. A livello annuale, si registra un allungo pari a +2,5% da +1,8% precedente e contro il +1,9% atteso…

Suggeriti