Gli studenti italiani continuano a essere “disorientati”. Quanto meno sul futuro. Ai due indizi che le statistiche nazionali e internazionali ci offrono da tempo (una dispersione scolastica che scende troppo lentamente e un tasso di abbandono universitario che resta eccessivamente elevato) se ne aggiunge un terzo. Che lascia poco spazio ai dubbi. A fornirlo è la XV Indagine sul profilo dei Diplomati 2017 di AlmaDiploma e AlmaLaurea in base al quale uno su tre – pur giudicando positivamente nel 55% dei casi l’orientamento ricevuto – ammette di aver sbagliato scuola. Promossa invece con l’88% di consensi l’alternanza in azienda.
La rilevazione – che ha visto protagonisti 45mila diplomati a luglio 2017 di 290 istituti scolastici aderenti ad AlmaDiploma, in particolare di Lazio, Lombardia, Emilia-Romagna, Trentino Alto-Adige, Liguria, Puglia e Toscana – fissa al 34% la percentuale di alunni che, tornando indietro, cambierebbe la scelta delle superiori. Di questi l’8% opterebbe per un diverso indirizzo/corso della propria scuola mentre il 26% modificherebbe entrambe le decisioni;. Senza contare il 12% che sceglierebbe un istituto diverso. Il “pentimento” interessa soprattutto chi esce da un professionale (50%), seguito dai tecnici (47%), e dai liceali (44%). Laddove si ferma al 54% la quota complessiva di “maturati” soddisfatti delle decisioni prese.