Terza e ultima puntata della nostra storia interattiva per raccontare come è cambiata l’Italia. La nostra analisi non si è fermata a raccontare l’Italia dei residenti stranieri con il loro numero, ma ci siamo chiesti quali sono stati i movimenti in questi ultimi anni, raccogliendo anche le informazioni relative al bilancio demografico, i cui dati sono disponibili sul sito dell’istat e arrivano fino al 2016.
Per questo motivo abbiamo sviluppato un’ulteriore grafica, che mostra i flussi di cittadini stranieri dal 2012 al 2016. L’idea era quella di cercare di capire i motivi per cui sono stati registrati nuovi residenti in questi anni, ovvero da dove arrivano i nuovi cittadini dei nostri comuni. Nella visualizzazione i flussi blu rappresentano i nuovi acquisiti, mentre quelli arancioni i residenti stranieri persi. È possibile evidenziare il grafico per le diverse motivazioni: acquisizione di cittadinanza italiana, nuovi nati, provenienti da altri comuni italiani, provenienti dall’estero. Oppure persi perché spostati in altri comuni italiani, all’estero o deceduti. Gli estremi dei flussi sono le regioni italiane, ma tramite il menù a tendina è possibile filtrare le singole regioni e trasformare questi estremi nelle province della regione di riferimento. Passando con il mouse su regioni/province è possibile svelare i numeri dietro questi flussi.
In generale i cittadini acquisiti sono in numero superiore a quelli persi. Nel 2016 sono stati 823mila 428, contro 399mila 371 persi che danno un bilancio di +424mila 057. I motivi sono svariati. Tra i persi la motivazione notevolmente più grande delle altre è un trasferimento dei residenti in altri comuni italiani.
Evidenziando i residenti stranieri che hanno acquisito cittadinanza si può ad esempio notare un evidente incremento dal 2012 al 2016. Nel 2016 i nuovi cittadini italiani sono stati 201mila 590. In totale nei 4 anni dal 2012 al 2016 673mila 344.
La Lombardia è la regione con più nuovi cittadini: 176mila 284, precedendo Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte.