Sappiamo che le correnti oceaniche aiutano a riscaldare le coste atlantiche dell’Europa e del Nord America. Che sono notevolmente diminuite dal 1800 e che hanno toccato un minimo negli ultimi 1600 anni. In un nuovo studio pubblicato su Nature viene spiegato come l’indebolimento di questo sistema di circolazione oceanica che potrebbe tranquillamente avere cause naturale andrà a contribuire ai cambiamenti climatici legati alle emissioni di gas serra.
L’indebolimento è legato all’Atlantic Meridional Overturning Circulation ” (Amoc). L’Amoc è paragonabile a un gigantesco nastro trasportatore d’acqua. Trasporta l’acqua calda e salata verso il Nord Atlantico dove fa molto freddo e affonda. Una volta nelle profondità marine l’acqua scorre verso sud e poi in tutto il mondo. Questo nastro trasportatore è uno dei più importanti trasportatori di calore e comprende la corrente del Golfo, nota per mantenere l’Europa occidentale calda.Questa circolazione è un attore chiave nel sistema climatico della Terra e un rallentamento grande o brusco potrebbe avere ripercussioni globali.
Un altro studio sullo stesso numero di Nature , condotto da ricercatori dell’Università di Potsdam in Germania, ha scoperto che l’AMOC si era ridotto di circa il 15% dal 1950, evidenziando il ruolo delle emissioni di gas serra prodotte dall’uomo come causa primaria.
Questi dati sono confermati dal progetto EU ATLAS. La cartina interattiva è quella del sito. Il progetto ATLAS vuole migliorare la nostra comprensione dei complessi ecosistemi di acque profonde e delle loro specie associate, comprese quelle che sono nuove alla scienza. I ricercatori stanno cercando di prevedere i futuri cambiamenti in questi ecosistemi e specie e le loro vulnerabilità di fronte ai cambiamenti climatici. Ciò contribuirà alla strategia “Blue Growth” a lungo termine della Commissione europea per sostenere la crescita sostenibile nei settori marittimo e marittimo nel suo insieme.
