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politica

Elezioni politiche europee: ecco gli scenari e le possibili coalizioni

Il 26 maggio prossimo l’Italia voterà per eleggere i suoi 76 rappresentanti al parlamento europeo, e il resto dell’unione per completarne un totale di 705. Per quanto manchi ancora un po’, usando le rilevazioni attuali è possibile costruire – come ha fatto https://pollofpolls.eu/EU il sito pollofpolls.eu – un modello di come verrebbe composto il parlamento se si votasse oggi.

Proviamo a ipotizzare qualche scenario di coalizione fra i diversi gruppi politici, per capire quale di essi avrebbe una maggioranza. Al 31 marzo, dati i numeri in ballo, il caso che salta all’occhio per primo è un’alleanza di centro-destra fra popolari europei e liberal-democratici. Essa supererebbe al momento i 250 seggi ma sarebbe comunque a corto di un certo numero di essi per raggiungere l’obbiettivo.

 

 

Un accordo di centro-sinistra fra socialisti, sinistra radicale e verdi sarebbe persino più lontano dai numeri richiesti per raggiungere la maggioranza, e dunque al momento appare come uno scenario ancora più improbabile.

L’ipotesi di una coalizione più ampia, con il supporto di popolari, socialisti e liberali, potrebbe invece arrivare ampiamente ai numeri necessari, sforando anzi i 400 seggi. Si tratterebbe, con le dovute differenze, di un accordo simile a quello alla base del governo oggi presente in Germania.

C’è chi ha parlato anche di un possibile accordo come quello fra Lega e Movimento 5 Stelle, solo su scala europea, o quanto meno di un’alleanza continentale fra tutte le forze euroscettiche, populiste o sovraniste. Questa ipotesi però non regge alla prova dei numeri. Una parte significativa del sostegno a queste forze, in Europa, arriva proprio dagli italiani, e questo rende molto difficile per esse ottenere i numeri necessari.

 

Anche sommando i seggi previsti per ultra nazionalisti ed euroscettici, arriveremmo a stento a 100 eurodeputati, lontanissimi dai 353 della maggioranza. Questa soglia, in effetti, non verrebbe superata neppure sommando tutti gli altri gruppi politici non tradizionali messi insieme.

Per giocare un po’ con i possibili numeri delle prossime elezioni, abbiamo costruito un piccolo strumento che consente di simulare varie ipotesi di coalizione. Basta selezionare i gruppi che ci piacciono di più per aggiungerli alla nostra squadra ipotetica, e controllare se avrebbero una maggioranza oppure no.

 

 

Le variazioni recentissime, nell’ultimo paio di settimane, sembrano favorire leggermente i socialisti europei. Rispetto ai valori precedenti https://www.infodata.ilsole24ore.com/2019/03/18/scenari-sovranisti-o-europeisti-crea-la-tua-coalizione/ essi guadagnano nel complesso cinque seggi, con i conservatori e riformisti che invece salgono di quattro. Quest’ultima variazione si deve, soprattutto, alla risalita del partito polacco “diritto e giustizia” arrivato secondo le ultime rilevazioni https://pollofpolls.eu/PL al 44%. I socialisti, per parte loro, avanzano leggermente soprattutto nelle nazioni più grandi come Germania, Spagna, Francia e anche grazie al Partito Democratico che per la prima volta dopo lo scorse elezioni è tornato https://pollofpolls.eu/IT sopra il 20%.

 

Resta stabile il centro-destra dei popolari, mentre euroscettici e populisti soffrono anche a causa delle difficoltà del Movimento 5 Stelle oggi al suo minimo storico da diversi anni a questa parte.

 

Quali che siano, i cambiamenti delle ultime settimane restano tutto sommato piccoli, e al momento non sembrano essere sufficienti da modificare gli scenari di possibili accordi politici fra gruppi. Chiarito questo, il quadro dell’appartenenza alle varie famiglie politiche resta ancora fluido, e il passaggio di alcuni partiti in gruppi diversi potrebbe avere effetti importanti: per capire esattamente quali saranno le prossime settimane saranno cruciali.