L’avvento delle auto elettriche è destinato a cambiare il mercato dell’automobile, lasciando un segno indelebile per gli anni a venire, anche se ad oggi non sembrano ancora esserci le condizioni ottimali perché questa tecnologia possa prendere il volo definitivamente.
Tra gli aspetti che ancora non hanno convinto del tutto troviamo l’autonomia e il tempo necessario per la ricarica delle batterie, anche se con l’avanzare della tecnologia sono stati compiuti notevoli passi in avanti in entrambi i fronti.
E’ chiaro che questi due aspetti riscuoteranno attenzioni diverse sulla base dell’utilizzo quotidiano che si fa della propria vettura, rendendoli sicuramente più marginali per chi solitamente compie tragitti più contenuti senza esigenze particolari in fatto di batterie.
Ad ogni modo, tralasciando le questioni prettamente personali, analogamente a quanto accade per i combustibili tradizionali, anche per quanto riguarda l’energia elettrica, il costo unitario varia in maniera davvero sensibile nelle varie parti del mondo, rendendo l’adozione dei veicoli elettrici potenzialmente un po’ più complicata di quanto ci si potrebbe auspicare.
Nell’infografica che segue sono rappresentati i casi di alcuni paesi del mondo in funzione di quale sia il costo medio necessario per un tragitto di cento miglia a bordo di una Tesla modello S, basandosi su costo per kilowattora.
Passando col cursore (click da smartphone) sui grafici è possibile ottenere le informazioni complementari per quanto concerne sia il costo di una ricarica completa sia il costo unitario della corrente elettrica.
Secondo i dati pubblicati da comparethemarket.com, prendendo come riferimento la Tesla modello S (dichiarata con 259 miglia di autonomia sulla base dei dati utilizzati), una gita fuori porta di cento miglia ha un costo che può variare fino a circa un fattore cinque tra i paesi più economici e quelli più cari dal punto di vista dell’energia elettrica.
La nazione più conveniente per questo ipotetico test drive a bordo di una vettura prodotta dall’azienda di Elon Musk è senza ombra di dubbio il Cile in cui le cento miglia percorse costerebbero mediamente 2,40€ grazie ad un prezzo particolarmente contenuto dell’energia approssimabile attorno ai sette centesimi di euro (per kWh).
Ottimi i costi anche in Australia e Canada dove si andrebbe a spendere poco meno di quattro euro (3,78 per l’esattezza), mentre negli Stati Uniti la cifra, anche se di poco, salirebbe fino a 4,47 euro, posizionandosi sullo stesso piano di Estonia ed Ungheria, i due paesi europei più economici da questo punto di vista.
Scorrendo la graduatoria, poco dopo compaiono quattordici nazioni racchiuse nell’intervallo 5-7 Euro di cui ben tredici appartenenti all’area europea con la sola eccezione della Nuova Zelanda (in cui il costo per cento miglia ammonterebbe a 6,87€).
L’Italia (9,27€) invece figura al quart’ultimo posto di questo elenco, posizionandosi nel range 7-10 Euro insieme ad altri paesi notoriamente conosciuti per la produzione di automobili come ad esempio Giappone (7,56€), e Regno Unito (7,56€).
Infine, a dispetto dell’essere considerate due tra le realtà con le migliori prospettive per quanto riguarda le risorse rinnovabili, gli ultimi due posti nella classifica vedono protagoniste Germania e Danimarca che, curiosamente, fanno registrare i valori massimi per l’analisi condotta, assestandosi rispettivamente su un ipotetico costo pari a 11,34€ per i tedeschi e 11,69€ per i danesi.