Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
economia

Perché l’economia italiana è sempre più periferica. Cerca la provincia in cui vivi

Sia in Italia che in Spagna l’economia nazionale ha due assi: che in un caso si estendono fra Milano e Roma, nell’altro fra Madrid e Barcellona.

Nel contesto dell’unione europea, il declino italiano non potrebbe essere più evidente guardando a dove siamo oggi e dove eravamo nel 2000 – il primo anno per cui Eurostat rende disponibili numeri a dettaglio provinciale.

Da allora ogni singola provincia italiana si è allontanata dalla media europea, e alcune a un ritmo rapidissimo. A inizio nuovo millennio, per esempio, i romani potevano vantare un Pil medio per abitante del 67% superiore alla media europea. Sedici anni dopo, si trovano quaranta punti percentuali più in basso. Aree come Torino, un tempo comodamente sopra la linea di demarcazione, oggi vi galleggiano a malapena, altre come Pavia o Como sono hanno in effetti – chi più, chi meno – persino superato questo traguardo negativo.

Il declino delle province italiane è stato sia relativo che assoluto, e alla sua base ci sono diversi fattori. Si è trattato intanto di una serie di passi indietro compiuti dall’Italia stessa: dal 2000, fra tutte le nazioni sviluppate solo la Grecia è cresciuta meno. Già solo all’interno dell’area euro, per fare un paragone, Francia e Germania sono cresciute in media dell’1,4% l’anno, la Spagna dell’1,8. L’Italia, per parte sua, si è fermata allo 0,3%.

Nel frattempo una parte importante della crescita nell’Ue è arrivata da est, ovvero da una serie di nazioni come Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Romania, che partivano da un livello di sviluppo minore ma nel tempo si sono avvicinate al resto del continente a larghi passi – in alcune aree raggiungendo e persino superando parti del sud Europa come appunto il meridione italiano.

  var divElement = document.getElementById(‘viz1572524585139’); var vizElement = divElement.getElementsByTagName(‘object’)[0]; if ( divElement.offsetWidth > 800 ) { vizElement.style.width=’100%’;vizElement.style.height=(divElement.offsetWidth*0.75)+’px’;} else if ( divElement.offsetWidth > 500 ) { vizElement.style.width=’100%’;vizElement.style.height=(divElement.offsetWidth*0.75)+’px’;} else { vizElement.style.width=’100%’;vizElement.style.height=’727px’;} var scriptElement = document.createElement(‘script’); scriptElement.src = ‘https://public.tableau.com/javascripts/api/viz_v1.js’; vizElement.parentNode.insertBefore(scriptElement, vizElement);

La maggior crescita di nazioni come Spagna o Germania ha consentito loro di tenere grosso modo il passo con l’aumento del reddito medio nell’unione, o almeno rallentarne l’avvicinamento. In Italia non è andata così, e anzi per parti sempre più ampie del suo territorio anche solo restare nella media è diventato un miraggio.

 

 

 
<!–

// 800 ) { vizElement.style.width=’100%’;vizElement.style.height=(divElement.offsetWidth*0.75)+’px’;} else if ( divElement.offsetWidth > 500 ) { vizElement.style.width=’100%’;vizElement.style.height=(divElement.offsetWidth*0.75)+’px’;} else { vizElement.style.width=’100%’;vizElement.style.height=’727px’;} var scriptElement = document.createElement(‘script’); scriptElement.src = ‘https://public.tableau.com/javascripts/api/viz_v1.js’; vizElement.parentNode.insertBefore(scriptElement, vizElement);
// ]]>

–>

Ultimi commenti
  • Economia Italia |

    Il Nostro più grave handicap è la demografia.
    Con 60.000 nascite in meno ogni anno,
    con 200.000 giovani che se ne vanno ogni anno,
    di cui una larga parte diplomata e laureata, come potremmo mai crescere?

  • Economia Italia |

    Il Nostro più grave handicap è la demografia.
    Con 60.000 nascite in meno ogni anno,
    con 200.000 giovani che se ne vanno ogni anno,
    di cui una larga parte diplomata e laureata, come potremmo mai crescere?

  • Francesco |

    Bisogna, investire , sostenere , scuola, sanità, giustizia ma soprattutto favorire sostenere premiare l’intelligenza, le menti migliori, investire sulla conoscenza (no “asini” raccomandati ) altrimenti l ‘ITALIA diventerà un campo profughi e discarica a cielo aperto. Basta piangersi addosso agire agire agire per il bene del paese di noi e soprattutto per il futuro dei nostri figli.

  • Francesco |

    Bisogna, investire , sostenere , scuola, sanità, giustizia ma soprattutto favorire sostenere premiare l’intelligenza, le menti migliori, investire sulla conoscenza (no “asini” raccomandati ) altrimenti l ‘ITALIA diventerà un campo profughi e discarica a cielo aperto. Basta piangersi addosso agire agire agire per il bene del paese di noi e soprattutto per il futuro dei nostri figli.

  • Luca |

    È verissimo purtroppo. Quando nonostante i costi le infrastrutture non esistono ed i servizi non funzionano è praticamente impossibile creare ricchezza

Suggeriti