Sappiamo dall’ultimo rapporto Istat che nel 2014 è aumentata rispetto all’anno precedente la quota di famiglie che dispongono di un accesso ad Internet da casa e di una connessione a banda larga (rispettivamente dal 60,7% al 64% e dal 59,7% al 62,7%). Sappiamo anche che oltre la metà delle persone con almeno 3 anni di età (54,7%) utilizza il pc e oltre la metà della popolazione di 6 anni e più (57,3%) naviga su Internet. Se questo è vero allora vuol dire che il 38,3% della popolazione italiana è offline. Fanno 22 milioni di persone. Ventidue milioni che non sono nell’agenda digitale.
Chi è offline?
Le quote maggiori di non utenti internet si concentrano nelle fasce di età più anziane e di uscita dal mondo del lavoro: la percentuale di non utenti tra i 65-74 anni è del 74,8% e sale al 93,4% tra gli over settantacinquenni. Alte anche le quote di non utenti tra i giovanissimi (1 milione 518 mila tra i 6-10 anni) che, seppure definiti “nativi digitali ”, per più del 50% non utilizzano la rete. Tuttavia, al netto del fattore età, che condiziona fortemente l’utilizzo del web, la presenza in famiglia di genitori che utilizzano Internet favorisce tale comportamento nei figli. Basti osservare che nelle famiglie in cui entrambi i genitori navigano su Internet, la percentuale di figli tra gli 11 e 14 anni che non frequentano il web scende al 6,7%, mentre nel caso in cui entrambi i genitori non navigano su Internet, la quota sale addirittura al 40,1 per cento.
Perché? Mancano le competenze.
E’ lecito quindi domandarsi perché. In base ai dati Istat scopriamo che la maggior parte delle famiglie che non dispongono di un accesso a internet da casa indica la mancanza di competenze come principale motivo del non utilizzo della rete (55,1%). Una percentuale significativa (24,3%) non considera Internet uno strumento utile e interessante. Seguono motivazioni di ordine economico legate all’alto costo dei collegamenti o degli strumenti necessari (15,8%). L’8,5% non naviga in rete da casa perché accede ad Internet da un altro luogo. Residuale è invece la quota di famiglie che indicano tra le motivazioni l’insicurezza rispetto alla tutela della propria privacy (1,9%) e la mancanza di disponibilità di una connessione a banda larga (1,4%).
In Val d’Aosta, a Bolzano e in Trentino internet è giudicata non è interessante.
Nell’info abbiamo voluto entrare nel merito analizzando le motivazione degli offline regione per regione. Scopriamo così che percentuali tra le più alti d’Italia di abitanti della Val d’Aosta, di Bolzano e del Trentino ritengono il web non interessante. In Campania, Sicilia e Calabria difendono il loro essere non online con gli alti costi di connessione. Mentre in Umbria il 60% di coloro che sono offline dichiara di non sapere usare internet. Più in generale le famiglie del Centro-nord che dispongono di un personal computer e di un accesso ad Internet da casa sono rispettivamente il 66% e il 66,6%, contro il 57,3% e il 58,3% delle famiglie del Mezzogiorno. Quest’ultima ripartizione registra un forte ritardo anche nella connessione alla banda larga: 56,4% contro 65,4% del Centro-nord.
Le ragioni regionali del non utilizzo
La geografia del grado di non utilizzo vede una maggiore prevalenza di non utenti nel Sud e nelle Isole (rispettivamente 45,5% e 43%), mentre nel Centro-nord circa un terzo della popolazione non naviga in rete.
Le cause indicata del non uso del web sono principalmente la mancanza di gradimento e d’interesse verso questo strumento (28,7%), la totale non conoscenza di Internet (27,9%) e l’assenza di capacità nell’utilizzarlo (27,3%). Il 23,5% ha dichiarato di non utilizzarlo perché non gli serve e non ne trova utilità e il 14,3% ha affermato di non disporre degli strumenti necessari per connettersi.
In pochi lamentano alti costi degli strumenti necessari per connettersi (4,3%) o delle tariffe di connessioni (3,7%). Il 3,1% si dichiara diffidente verso le nuove tecnologie e appena l’1,9% ha espresso preoccupazioni per la tutela della privacy. Mentre tra i minorenni una larga quota di non utenti ha dichiarato di non accedere al web in quanto gli è proibito dai genitori per la loro età, in particolare ben il 58,5% dei non utenti tra i 6-10 anni e il 42,2% tra gli 11-14 anni
Quanta tecnologia c’è nelle case degli italiani?
Nel 2014 oltre la metà delle persone con almeno 3 anni di età (54,7%) utilizza il pc e oltre la metà della popolazione di 6 anni e più (57,3%) naviga su Internet. Rispetto al 2013 rimane stabile l’uso del personal computer mentre aumenta quello di Internet (+2,5 punti percentuali). In particolare aumenta l’uso giornaliero del web (+3,3 punti percentuali). Sono ancora forti le differenze di genere e di generazione. Per avere un quadro più completo su e-commerce e dotazione tecnologica basta consultare le ultime due info interattive.
Fonte: Istat. Dataviz: Andrea Gianotti.