Il prossimo Paese a firmare un’intesa con l’Italia sullo scambio di informazioni sarà il Principato di Monaco. Le trattative fra le due amministrazioni fiscali sono molto avanzate.
Per Roma si tratta di un altro fondamentale tassello per bloccare le vie di fuga ai capitali e soprattutto per costringere i contribuenti italiani con conti e beni detenuti illegittimamente oltreconfine ad aderire alla voluntary disclosure.
Esclusa la Svizzera, dove non è più possibile effettuare bonifici o prelievi rilevanti non regolari fiscalmente, chi vorrà trasferire capitali irregolarmente dovrà rinunciare anche al Principato di Monaco e a Singapore, che hanno aderito al Csr (Common Reporting Standard), con primo reporting sui dati dell’anno precedente, rispettivamente nel 2018 e nel 2017. Anche gli Emirati Arabi hanno aderito all’accordo e presto potrebbero firmare anche Panama, Filippine, Portorico e Oman, lasciando aperta la strada solo per Ecuador e Libano, Paesi contrassegnati da un alto rischio ambientale.
Da Il Sole 24 ORE del 17 febbraio 2015, pagina 35.