I negoziati tra il governo greco e i creditori non hanno fatto passi avanti significativi nelle ultime settimane. Le aspettative di un compromesso all’Eurogruppo di domani a Riga sono minime, se non nulle, secondo molte fonti europee. In quell’occasione nessuno si aspetta, da parte della Commissione, della Bce e dell’Fmi, la tanto attesa nuova lista di riforme strutturali dell’economia da parte di Atene.
Le scadenze a breve della Grecia (maggio e giugno) ammontano a oltre dieci miliardi di euro, tra titoli di Stato (T-bills) e rimborsi al Fondo monetario internazionale.
In particolare, sia a inizio e che a metà maggio, Atene dovrà versare 1,4 miliardi per i T-bills, mentre il 12 dovrà restituire all’Fmi 773 milioni di euro. Nel corso del mese di giugno i miliardi da erogare per i titoli di stato ammonteranno, in totale, a 5,2.
Da Il Sole 24 ORE del 23 aprile 2015, pagina 4.