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cronaca

Maternità surrogata, ecco la mappa della gestazione per altri

 

 

Come si può vedere, sono solo quattro le nazioni dell’Unione nelle quali la maternità surrogata è consentita: Portogallo, Grecia e Cipro, realtà nelle quali esiste una legge ad hoc, e Paesi Bassi, dove la gestazione per altri è ammessa senza che sia stato necessario il consenso esplicito del legislatore. In tutti e quattro questi paesi è ammessa esclusivamente la maternità surrogata altruistica, simile a quella che Magi e Scalfarotto hanno proposto per l’Italia. A Lisbona possono accedere al trattamento solo le coppie etero, ad Atene e a Nicosia anche i single.

L’Italia rientra nel novero di quelle nazioni che hanno vietato per legge la gestazione per altri. Nello specifico, il riferimento è alla legge 40/2004, il testo che norma la procreazione medicalmente assistita. Ovvero quel trattamento cui ricorrono anche le coppie non sterili che non riescono ad avere figli attraverso un rapporto sessuale. Una norma molto contestata, sottoposta l’anno successivo a quattro referendum falliti per il mancato raggiungimento del quorum e poi modificata in quella parte che vietava la fecondazione eterologa dalla Corte Costituzionale, che nel giro di qualche mese dovrà tornare ad occuparsene. Nodo del contendere, la revocabilità del consenso informato da parte del partner maschile della coppia. Ovvero, per dirla brutalmente, per impedire che in caso di separazione la donna possa chiedere l’impianto di eventuali embrioni ottenuti con lo sperma dell’ex marito o compagno, anche contro la volontà di quest’ultimo. A conferma che si tratta di tema complesso.