Messa in ombra dall’attacco di Hamas contro la popolazione israeliana, l’ultima polemica che agitava le acque della politica italiana era dedicata ai migranti. O meglio, al fatto che la Cassazione abbia accolto il ricorso di un cittadino extracomunitario contro il decreto Cutro. Normativa che diverse procure stanno contestando per la parte che prevede il rimpatrio automatico per le persone che provengono da un paese ritenuto sicuro.
Il “guaio” politico, per la maggioranza di centrodestra che ha fatto della lotta all’immigrazione uno dei propri obiettivi, è che nel 2023 gli sbarchi sono molto cresciuti rispetto agli ultimi due anni. Lo ammette lo stesso Ministero dell’Interno, che ogni giorno pubblica i dati relativi agli arrivi. I numeri aggiornati al 10 ottobre dicono infatti che solo il mese di maggio di quest’anno ha visto un numero di arrivi inferiore rispetto a quello degli ultimi due.
Per il resto, siamo ben al di sopra, come mostra la linea verde sul grafico che apre questo pezzo. A marzo e aprile di quest’anno gli arrivi sono triplicati rispetto a quelli delle due annate precedenti. Ad agosto sono stati 25.673, contro i 16.822 del 2022 e i 10.269 del 2021. A grandi linee, nel mese di agosto di quest’anno è arrivata la stessa quantità di migranti vista nello stesso mese dei due anni precedenti.
In totale, tra il 1 gennaio e il 10 ottobre di quest’anno sulle coste italiane sono sbarcati 138.172 migranti. Un dato superiore alla somma di quelli arrivati nello stesso periodo dei due anni precedenti. Nel 2021 arrivarono 48.528 migranti, nel 2022 furono 74.049, per un totale di 122.577. Non solo: i minori non accompagnati arrivati al 10 ottobre hanno già superato quelli arrivati nel corso di tutto il 2022. Sono stati 14.044 nei 12 mesi dello scorso anno, nel 2023 sono già 14.360.