Apple Intelligence non è un semplice LLM ma è una piattaforma che si integra non solo con le app Apple ma anche con le app di terze parti. Come vi abbiamo spiegato qui e qui la scelta di Cupertino è quella di agganciare i propri algoritmi ai dati presenti nel dispositivo e quelli che gli sviluppatori decideranno di condividere con Apple. L’elaborazione avverrà quando serve e in base alle richieste dell’utente – almeno così si legge qui – o direttamente sui server di Apple del Private Cloud Compute o direttamente sul dispositivo. Sono almeno cinque i ffoundation models che Apple ha messo ha disposizione dei propri utenti. Poi Apple ha deciso di aprirsi agli altri LLM. Per ora ha integrato ChatGpt ma i manager di Cupertino hanno dichiarato di essere aperti anche ad altri provider esterni (tipo Gemini per fare un esempio).
Come funzionano sicurezza e privacy nell’Apple Intelligence?
Questo aspetto ha sollevato più timori sul fronte della privacy che sappiamo essere uno dei cavalli di battagli distintivi dei prodotti di Tim Cook. Qualcuno ha protestato che l’accordo con OpenAI potrebbe rompere quell’integrazione software-hardware che da sempre è la cifra costruttiva della Mela morsicata. Vediamo come funziona.
L’accordo Apple-OpenAi.
ChatGPT arriva su Apple Intelligence sottoforma di plug-in. L’accesso a Gpt avviene attraverso Siri. E’ lei (o lui) che decise se usare i foundation model del telefono o uscire da esso. In ogni caso la parola finale spetta all’utente che autorizza il prompt e i servizi con i server di OpenAI. In base alle regole sottoscritte con Apple gli indirizzi Ip saranno oscurati e OpenAi si impegna a non archiviare i prompt nel caso di uso del chatbot gratuito. Nella modalità a pagamento invece prevale il trattamento della privacy sottoscritto con OpenAI.
Gli accordi economici
Secondo Bloomberg Apple non pagherà OpenAI per integrare il chatbot nel suo nuovo sistema operativo. Il vero valore per OpenAI risiede nell’integrazione di ChatGPT nel vasto ecosistema Apple. Non ci sono conferme ufficiali ma se fosse così il vantaggio per OpenAi è l’accesso agli utenti Apple.
Inoltre sempre secondo Bloomberg Apple prevede di stabilire accordi di revenue sharing con gli Ai provider.
Le rassicurazioni di Open AI.
“Le protezioni della privacy sono integrate quando si accede a ChatGpt all’interno di Siri e degli strumenti di scrittura, le richieste non vengono archiviate da OpenAI e gli indirizzi IP degli utenti vengono oscurati“.
Sono le rassicurazioni di OpenAI, pubblicate sul blog dell’azienda, dopo l’accordo con Apple annunciato alla conferenza degli sviluppatori di lunedì 10 giugno che ha scetenato le ire di Elon Musk. L’imprenditore ha minacciato di vietare i dispositivi della Mela ai suoi dipendenti e ai visitatori delle sue aziende per motivi di sicurezza. Nelle scorse ore, però, Musk ha ritirato la causa intentata contro OpenAI a marzo che, a suo dire, ha tradito la sua missione iniziale ‘no profit’.
“Siamo entusiasti di collaborare con Apple per portare ChatGpt ai propri utenti in un modo nuovo – si legge sul blog – Apple condivide il nostro impegno per la sicurezza e l’innovazione e questa partnership è in linea con la missione di OpenAI di rendere l’intelligenza artificiale avanzata accessibile a tutti“.
L’azienda di Sam Altman aggiunge poi nel blog altri dettagli tecnici. “Apple sta integrando ChatGpt nelle esperienze di iOS, iPadOS e macOS consentendo agli utenti di accedere alle funzionalità di ChatGpt, inclusa la comprensione di immagini e documenti, senza dover passare da uno strumento all’altro. Siri può anche sfruttare l’intelligenza di ChatGpt quando utile“. Gli utenti Apple vengono avvisati, aggiunge OpenAI, “prima che qualsiasi domanda venga inviata a ChatGpt insieme a eventuali documenti o foto”. “Gli utenti possono anche scegliere di connettere il proprio account ChatGpt – sottolinea OpenAI – il che significa che le loro preferenze sui dati verranno applicate secondo le politiche di ChatGpt“.
L’integrazione ChatGpt, basata su GPT-4o, arriverà su iOS, iPadOS e macOS entro la fine dell’anno.
Per approfondire.
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