Le Olimpiadi, l’evento sportivo più prestigioso e universale al mondo, hanno radici antichissime che risalgono all’antica Grecia, quando atleti di diverse città-stato si riunivano ad Olimpia per celebrare il culto di Zeus attraverso competizioni atletiche.
Dopo un lungo periodo di oblio che ne aveva decretato una specie di scomparsa nel tempo, i Giochi Olimpici moderni furono ripristinati nel 1896 ad Atene, grazie alla visione di Pierre de Coubertin, e da allora si sono evoluti in un fenomeno globale capace di attirare l’attenzione mediatica a livello planetario.
Le Olimpiadi estive, che si tengono ogni quattro anni, riuniscono migliaia di atleti provenienti da quasi tutti i paesi del mondo, impegnati in decine di discipline diverse, da quelle più antiche come l’atletica e la lotta, a quelle moderne come il basket e il ciclismo.
Questo straordinario evento sportivo – come in definitiva accadeva nel lontano passato – non solo mette in mostra le capacità fisiche e tecniche degli atleti, ma promuove anche valori di pace, amicizia e rispetto tra le nazioni, cosa di cui in questi tempi ci sarebbe bisogno di ricordarsi.
L’edizione di quest’anno che si disputa a Parigi rappresenta un momento storico e significativo nel panorama sportivo internazionale, segnando il ritorno dei Giochi Olimpici nella capitale francese dopo un secolo esatto dall’ultima volta nel 1924.
Parigi, con la sua ricca storia e il suo patrimonio culturale, offrirà uno sfondo iconico per le competizioni, mettendo in risalto alcuni dei luoghi più emblematici della città, come la Torre Eiffel e il Grand Palais.
Questa edizione dei Giochi sarà caratterizzata da una forte attenzione alla sostenibilità e all’innovazione, con l’obiettivo di organizzare le Olimpiadi più ecologiche e inclusive di sempre, raccogliendo la fiaccola passata da Tokyo che è stata la città ospitante della precedente edizione, ritardata di un anno per via della pandemia Covid-19.
E come in ogni occasione sportiva che si rispetti, noi di Info Data non possiamo esimerci dal dare un’occhiata ai nostri amati numeri, pertanto abbiamo deciso di ripercorrere quantitativamente la storia delle Olimpiadi estive attraverso le medaglie vinte da ciascuna nazione partecipante, suddivise chiaramente fra oro, argento e bronzo.
Nella “tabella” scrollabile che segue, ogni nazione è rappresentata da un trittico di istogrammi che riportano il numero delle medaglie per ciascun metallo, la cui somma è riportata nel tooltip che spunta interagendo con le barre e che indica anche la quota di partecipazioni ai giochi estivi della nazione selezionata.
Chiaramente, come se fosse un mistero per gli appassionati, gli Stati Uniti guidano la graduatoria con 2629 medaglie, di cui oltre mille (1061, per la precisione) del metallo più prezioso che – tanto per capirci – sono paragonabili a quelle dei quattro paesi che seguono, in aggiunta alle oltre 1500 fra argento (830) e bronzo (738), collezionate in 28 edizioni dei Giochi.
In seconda posizione compare la ex Unione Sovietica che sebbene si fermi a “sole” 1010 medaglie complessive rispetto agli USA, queste sono state conquistate in sole 9 rassegne olimpiche, andando a rivalutarne il valore relativo di primissimo rilievo.
Chiude il podio la Gran Bretagna (che con 29 partecipazioni detiene il primato insieme a Grecia, Svizzera e Francia) con un totale di 916 piazzamenti da medaglia, seguita da Francia (751) e Germania (655), tutte e tre curiosamente caratterizzate da una singolarità rispetto alla ripartizione tra i metalli: il numero degli ori è sempre il valore più basso tra i tre disponibili.
La sesta piazza è presieduta dalla Cina, uno dei paesi in grande ascesa specialmente negli ultimi anni in cui il successo del programma olimpico nazionale si è esteso a tante discipline oltre a quelle per le quali è sempre stata un punto di riferimento storico, come ad esempio i tuffi dove tendenzialmente si gareggia quasi sempre per il secondo posto se c’è un’atleta cinese.
Appena un gradino più in basso, al settimo posto, troviamo l’Italia, forte delle sue 618 medaglie complessive, di cui 217 d’oro, 188 d’argento e 213 di bronzo che quest’anno è chiamata ad un’impresa tutt’altro che facile, vale a dire ripetersi dopo la meravigliosa prestazione di Tokyo in cui il bottino complessivo recitò 40.
Le fotografie più nitide di quell’edizione forse sono quelle provenienti dagli ultimi giorni dei Giochi che si chiusero con tre medaglie d’oro dell’atletica che probabilmente anche i più ottimisti non avrebbero potuto prevedere, quantomeno tutte assieme: Tamberi nell’alto, la staffetta 4×100 maschile, chiudendo poi con la regina delle gare, ossia i 100 metri maschili vinti da Jacobs.
Non ci resta quindi che fare il tifo per l’Italia e – nell’attesa – magari dare un’occhiata al resto delle nazioni così da poter arrivare numericamente preparati per le prime assegnazioni che andranno a rivedere la storia scritta fino a questa edizione dei Giochi Olimpici estivi.
Buona Olimpiade!