Reuters analizza la carestia nel mondo attraverso quello che sta accadendo ai bambini che muoiono di fame a Gaza. Il long form realizzato da Di Mahmoud Issa , Adolfo Arranz , Mariano Zafra , Jitesh Chowdhury e Tom Perry dal titolo “Come muoiono di fame i bambini a Gaza” è agghiacciante nei contenuti e di fortissimo impatto.
La difficile situazione dei bambini di Gaza fa parte di una tendenza più ampia. A livello globale, l’anno scorso, più di 36 milioni di bambini sotto i 5 anni erano gravemente malnutriti, circa 10 milioni dei quali gravemente, secondo il Global Report on Food Crises, un’analisi collaborativa dell’insicurezza alimentare condotta da 16 organizzazioni internazionali.
La carenza di cibo a Gaza è drammaticamente parte di un contesto più ampio di fame estrema, dovuto all’intensificarsi dei conflitti in tutto il mondo.
Nel report pubblicato in aprile redatto dal Global Network Against Food Crises (GNAFC), un’alleanza di attori umanitari e dello sviluppo lanciata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) con altri partner nel 2016 si legge: oltre 282 milioni di persone in 59 paesi e territori hanno sofferto di insicurezza alimentare acuta nel 2023. Questi numeri rappresentano un aumento di 24 milioni rispetto all’anno precedente.
Conflitti, eventi meteorologici estremi e shock economici sono le principali cause della fame acuta in tutto il mondo.
L’aumento del numero di persone che soffrono di insicurezza alimentare acuta è spiegato dalla maggiore copertura delle analisi e dal peggioramento dell’insicurezza alimentare acuta in alcuni paesi e territori, come i focolai di conflitto come Gaza e il Sudan.
I cinque paesi con il maggior numero di persone che affrontano livelli elevati di insicurezza alimentare acuta sono la Repubblica Democratica del Congo, la Nigeria, il Sudan, l’Afghanistan e l’Etiopia, mentre Palestina, Sudan del Sud, Yemen, Repubblica araba siriana e Haiti hanno la quota più alta di popolazione analizzata che affronta livelli elevati di fame.
Secondo l’Integrated Food Security Phase Classification (IPC), che misura l’insicurezza alimentare, si stima che circa 166 milioni di persone in tutto il mondo necessitino di azioni urgenti contro la fame.
L’Ipc è un sistema di classificazione integrata delle fasi della sicurezza alimentare (IPC) che fornisce protocolli che svolgono le funzioni di creazione di consenso tecnico, classificazione della gravità e identificazione dei fattori chiave, comunicazione per l’azione e garanzia della qualità .
A questo indirizzo trovate le mappe, i tools e i dati in formato Csv
Qui sotto invece trovate l’infografica che spiega i criteri di classificazione adottati.
Per approfondire.
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