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economia

La mappa degli eventi estremi: cosa è successo nel 2023

Dal violento temporale che ha provocato l’esondazione del Seveso, alle gelate sotto zero dell’Emilia Romagna, passando per i 48 gradi registrati in Sardegna e le mareggiate della Sicilia. Sono solamente alcuni degli “eventi significativi” e anomalie climatiche registrate in Italia e contenuti nei rapporti sul clima contenuti nella Scia dell’Ispra, il sistema nazionale per l’elaborazione e diffusione dei dati climatici. A sfogliare la mappa degli eventi si possono trovare nella carta interattiva i diversi fenomeni che hanno interessato diverse parti d’Italia. Alluvioni, caldo, freddo, mareggiate, pioggia, siccità e vento. Tra gli eventi in evidenza c’è il violento temporale che il 31 ottobre dello scorso anno «ha scaricato sul bacino del Seveso una media di 50 mm di pioggia in 6 ore, causando l’esondazione del fiume in alcune parti della città di Milano; l’esondazione del Seveso in città non si verificava dal novembre 2014». C’è poi, in Emilia Romagna, la gelata tardiva del 5-7 aprile quando una notevole diminuzione delle temperature minime ha interessato «vaste aree della pianura con valori nettamente inferiori a 0 °C; le gelate tardive, a seguito di un inverno generalmente mite, hanno causato gravi danni alle colture frutticole». In Liguria, il 4-5 novembre sono stati registrati «eccezionali venti di libeccio dalla stazione di Casoni di Suvero (SP) ed è stata rilevata una raffica di vento di 211.7 km/h, mentre l’intensita’ media oraria e’ stata di 152.64 km/h; entrambi i valori sono i più alti dal 2003. Il vento ha causato un’alta mareggiata, con onde da sud-ovest corrispondenti a uno stato di mare “molto agitato”». In Veneto, invece, a febbraio, si è registrato il periodo più secco a partire da 1992. Il periodo si è esteso sino al13 marzo, con 49 giorni secchi consecutivi.

In Sicilia, lo scorso anno, sono stati registrati più o meno tutti i tipi di evento. Il 9-10 febbraio venti intensi con massimi fino a 105 km/h hanno provocato mareggiate con il conseguente allagamento del borgo marinaro di Marzamemi. La regione, da luglio a dicembre ha fatto i conti anche con la scarsità delle precipitazioni che, «associata alle alte temperature, ha innescato condizioni di siccità che hanno continuato a persistere fino alla fine dell’anno». A febbraio, il 9 e 10 febbraio la tempesta sub-tropicale Helios ha scaricato piogge persistenti sulla Sicilia, con accumuli fino a 450 millimetri in 48 ore tra le province di Siracusa, Ragusa e Catania, provocando le esondazioni di fiumi, che hanno causato 3 vittime.

 

Il 12 maggio, a causa delle piogge persistenti si è verificato il distacco di una frana a San Fratello (Messina), che ha causato l’evacuazione di 16 nuclei familiari e danni alla viabilità provinciale.

Ci sono stati inoltre danni alle colture e a 2000 abitazioni.

A luglio, dal 9 al 25, l’emergenza determinata da un’ondata di caldo torrido persistente con temperature superiori a 40 °C registrate per diversi giorni consecutivi. «Luglio 2023 è stato il più caldo dall’inizio delle misurazioni (1921)».

In Sardegna l’evento più significativo è quello delle ondate di calore eccezionali con le temperature massime che hanno raggiunto i i 47.7 °C nella stazione di Donori Arst (Nu). Il 24 luglio l’80% delle stazioni ha registrato temperature superiori a 40 °C. L’area più calda è risultata quella sud-orientale con picchi di 48.2 °C a Jerzu e Lotzorai e valori compresi tra 47 °C e 48 °C a San Vito, Tortolì, Barisardo e Tertenia.

A gennaio, il 17, nel Lazio una tromba d’aria ha colpito il comune di Valmontone provocando ingenti danni alle infrastrutture viarie, agli edifici pubblici, alle abitazioni private ed alle attività commerciali e produttive, creando situazioni emergenziali e di disagio alla popolazione colpita dall’evento, nonché condizioni sia specifiche che diffuse di pericolo per la pubblica e privata incolumità. A Venezia, invece, dal 1 gennaio al 31 dicembre sono state registrate 171 maree sostenute «(erano 88 nel 2022) contro 9 basse maree (< -50 cm)».« Dal 1870, l’anno 2023 si colloca al secondo posto a pari merito col 2010 per numero di maree oltre 110 cm (sono state 18). Al primo posto resta il 2019 con 26 episodi».

Per approfondire. 

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