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cronaca

Per che cosa e quanto viene usata l’intelligenza artificiale dalle imprese italiane

Più di una su due la utilizza per estrarre informazioni da un testo, il 45,3% la impiega per generare un testo, che sia scritto o parlato, due su cinque per effettuare riconoscimento vocale. Sono questi, secondo Istat, i principali utilizzi dell’intelligenza artificiale da parte delle imprese italiane. Il dato, aggiornato al 2024, è contenuto all’interno della rilevazione relativa all’utilizzo delle tencologie digitale nelle aziende che l’istituto nazionale di statistica effettua periodicamente.

A livello generale, i numeri dicono che la quota di imprese con almeno dieci addetti che impiegata l’AI è cresciuta dal 5 all’8,2% nell’ultimo anno. Un dato positivo in termini assoluti, meno se lo si mette in relazione a quello medio dell’Unione europea, dove la percentuale di aziende che utilizzano tecnologie basate sull’intelligenza artificiale è pari al 13,5%. Ma quali sono i settori nei quali è più diffuso il ricorso ai large language models?

Non stupisce come sia il settore dell’ICT quello in cui è più diffuso il ricorso a ChatGPT e soci: il 34,6% delle imprese si affida all’AI, ovvero un terzo del totale. Seguono le imprese che si occupano di fornitura di energia elettrica e di gas. In questo settore, la percentuale di aziende che ha implementato attività ricorrendo agli LLM è pari al 19,6%. Percentuale identica a quella delle attività professionali, tecniche e scientifiche. Fanalino di coda il settore alberghiero e la ristorazione. In questo comparto appena il 2,7% delle aziende, ovvero meno di una su trenta, fa ricorso a questa tecnologia nell’ambito della propria attività lavorativa.

Non stupisce poi che siano le grandi imprese, quelle cioè con più di 250 addetti, quelle che maggiormente fanno ricorso all’intelligenza artificiale. Secondo i dati raccolti da Istat, infatti, il 32,5% di queste aziende ha implementato attività legate all’AI. Tra le realtà che hanno tra i 100 ed i 249 addetti la percentuale scende al 15,9%, al 14% per quelle che ne impiegano tra i 50 ed i 99. Se si guarda infine alle aziende più piccole, quelle che hanno tra i 10 e i 49 addetti, non si va oltre il 6,9%.

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