Google ha ubbidito all’ordine esecutivo del presidente Trump di cambiare il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America. Qui sotto trovate Illary Clinton che se la ride quando il nuovo presidente per la prima volta espresse il suo intendimento cartografico.
Google spiegò in un post su X che la nomenclatura apparirà una volta che il Geographic Names Information System recepirà le modifiche.
“Abbiamo una pratica di lunga data nell’applicare cambiamenti ai nomi quando questi vengono aggiornati da parte di fonti governative ufficiali”, ha scritto il colosso tecnologico in un post. La novità sarà visibile negli Stati Uniti, mentre resterà la dicitura Golfo del Messico in Messico e con doppio nome per tutti gli altri Paesi. Come sottolinea Reuters online, Google ha applicato la stessa regola a molte altre aree con dispute territoriali di denominazione. Nel 2006, Big G ha aggiornato Google Earth per mostrare l’area marina tra Giappone e Corea come “East Sea” vicino alla costa coreana e “Sea of ;;Japan” vicino a quella giapponese.
La novità di oggi 14 febbraio è che il Messico se l’è presa.
La presidente messicana, Claudia Sheinbaum, ha annunciato una possibile causa civile contro Google per aver chiamato il Golfo del Messico “Golfo dell’America” nelle sue mappe negli Stati Uniti. Sheinbaum ha dichiarato di essere rimasta insoddisfatta della risposta di Google a una lettera che lei ha inviato il 30 gennaio all’amministratore delegato dell’azienda, Sundar Pichai, al quale ha chiesto di correggere l’area che ora viene chiamata “erroneamente” Golfo dell’America, poiché il cambio di nome dovrebbe applicarsi solo al territorio statunitense.