Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
politica

Scontro alla Casa Bianca: la sentiment analysis mostra che JD Vance è stato più ostile di Trump

28 febbraio, East Room della Casa Bianca. Un lungo tavolo in legno attende Zelensky e Trump per la firma di un accordo sui minerali delle terre rare.
L’attesa è vana.

Nello Studio Ovale della Casa Bianca, si sarebbe dovuto tenere un incontro finalizzato alla firma di un patto tra Stati Uniti e Ucraina, ma il convegno è ben presto diventato un acceso scontro. Il vice presidente degli Stati Uniti, JD Vance, si è schierato animatamente a difesa del presidente Trump, e l’incontro si è concluso con quest’ultimo che accusava Zelensky di non essere stato grato per ciò che Washington aveva fatto per l’Ucraina.

L’alterco, scoppiato di fronte ai media e in diretta, ha spinto la delegazione ucraina a lasciare lo Studio ovale e poi, su richiesta di Trump, la Casa bianca. Zelensky ha successivamente spiegato come discutere di questioni internazionali in pubblico non sia stato probabilmente un formato adeguato, aggiungendo che eventuali disaccordi potrebbero far ottenere un vantaggio, in termini di consenso, a Putin.

Cosa prevedeva l’accordo? Nel patto si parlava di un Fondo di investimento in cui l’Ucraina avrebbe partecipato con il 50% dei futuri ricavi ottenuti attraverso le risorse minerarie nazionali. Trump chiedeva a Kiev un rimborso di 500 miliardi di dollari, quando l’aiuto finanziario finora fornito dagli Stati Uniti equivale solamente a circa 80 miliardi di dollari.
Costringere l’Ucraina a pagare un debito di 500 miliardi significa gravare sul popolo ucraino per circa 5 generazioni.

 

Il patto è quindi saltato e i toni della discussione che ha avuto luogo nello Studio Ovale non potevano che condurre a questo risultato.
The Guardian, come altre testate, hanno pubblicato la trascrizione della discussione, specialmente della sua parte più accesa, quella dove interviene anche il vice presidente JD Vance e che trasforma l’incontro in un processo a Zelensky. Il formato testuale dell’alterco permette di analizzarlo da un punto di vista più quantitativo e realizzare una “sentiment analysis” di ciò che è stato detto.

 

Iniziando dalle espressioni più utilizzate, si nota come i termini accusatori siano quelli presenti. È infatti “you’re” la locuzione più presente e viene utilizzata esclusivamente da Trump e Vance per accusare Zelensky di non aver ringraziato a sufficienza gli Stati Uniti e per dirgli, neanche velatamente, che non è nella posizione migliore per decidere cosa andrebbe fatto. Una frase esemplificativa che racchiude il tono utilizzato da Trump è la seguente: “You’re gambling with lives of millions of people, you’re gambling with world war three and what you’re doing is very disrespectful to this country.

Andando a studiare le parole dette da ciascuno dei tre partecipanti alla discussione si nota come siano effettivamente del presidente statunitense e del suo vice quelle che suonano più negative e critiche.
La risposta di Trump agli avvertimenti di Zelensky, sul fatto che in futuro la guerra possa avere ripercussioni anche negli Stati Uniti, è emblematica: “You don’t know that. Don’t tell us what we’re going to feel. We’re trying to solve a problem. Don’t tell us what we’re going to feel.”

Infine, è possibile calcolare un “sentiment score” associato a ciascuno degli interlocutori. Questo punteggio viene calcolato come sottrazione tra il numero di parole alle quali viene attribuito un valore positivo e ottimista e il numero di parole considerate negative e pessimiste.
I risultati mostrano che Vance appare come la persona che ha utilizzato il carattere più negativo, con un punteggio molto inferiore allo zero, evidenziando come la maggior parte delle sue espressioni fossero di stampo ostile. Anche Trump risulta avere un tono avverso, ma in misura inferiore rispetto al suo vice.
Zelensky, al contrario, è l’unico che sembra manifestare atteggiamenti più positivi, avendo utilizzato perlopiù parole considerate più favorevoli e propense al dialogo.

Il dialogo tra il presidente ucraino Zelensky, il presidente degli Stati Uniti Trump e il suo vice, JD Vance, è rapidamente degenerato in un acceso alterco, compromettendo il trattato e rafforzando la percezione di un crescente avvicinamento tra Washington e Mosca.
L’analisi del testo e la sentiment analysis evidenziano l’uso di un linguaggio marcatamente ostile, con Trump e Vance più concentrati nell’accusare Zelensky di scarsa gratitudine che nel cercare un accordo tra i due Paesi.