A sorpresa, i numeri dell’Istat forniscono un assist al governo per la sua partita d’autunno sul fronte dei conti pubblici, nonché per il negoziato europeo sul terreno della flessibilità nell’applicazione delle regole. L’Istituto nazionale di statistica ha infatti pubblicato la stima finale del pil per il secondo trimestre 2015 e dai conti economici trimestrali si ricava che la crescita, nel periodo compreso fra aprile e giugno è stata dello 0,3% (contro lo 0,2% della stima-flash iniziale).
L’Istat ha rivisto al rialzo le stime sul Pil italiano. La crescita del Pil tra aprile e giugno è stata infatti dello 0,3% e non dello 0,2% così come previsto dalla stima iniziale. La crescita italiana dunque non si discosta particolarmente dalla crescita media degli altri Paesi europei. Ad aver influito maggiormente sull’aumento del Pil sono stati gli investimenti in macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto (+2,5% rispetto al 2015) e i consumi delle famiglie (+0,6%). Ancora in calo invece gli investimenti in costruzioni (-1,9%)
Tratto da Il Sole 24 ORE del 02/09/2015, pagina 2